E' stato pubblicato il Decreto ministeriale del 13 febbraio 2014, decreto che recepisce le procedure semplificate per l'adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e di gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese - ai sensi dell'art. 30, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 81/2008 e s.m.i.- come approvate dalla Commissione Consultiva nella seduta del 27 novembre 2013.
Le procedure semplificate tengono conto in particolare dell’articolazione della struttura organizzativa in merito alla quale si considera:
- “l’eventuale coincidenza tra l’alta direzione (AD), il datore di lavoro (DL) e l’organo dirigente ai sensi del D. Lgs. 231/01;
- l’esistenza o meno di un unico centro decisionale e di responsabilità;
- la presenza o meno di dirigenti;
- la presenza di soggetti sottoposti alla altrui vigilanza”.
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1. Le imprese sono chiamate ad adottare una dichiarazione che sottolinei che le molestie e la violenza non verranno tollerate. La dichiarazione specificherà le procedure da seguire qualora si verifichino dei casi.
2. Le procedure possono includere una fase informale nella quale una persona, indicata di comune accordo dalle parti sociali, sia disponibile a fornire consulenza e assistenza.
3. Le procedure che vengono già adottate possono essere integrate se idonee per affrontare le molestie e la violenza. Una procedura potrà essere considerata valida se sarà ispirata, ma non limitata, ai seguenti aspetti:
il rispetto della necessaria discrezione per proteggere la dignità e la riservatezza di ciascuno;
i casi segnalati devono essere esaminati e gestiti senza indebito ritardo;
tutte le parti coinvolte devono essere ascoltate e trattate con correttezza e imparzialità;
le false accuse non devono essere tollerate e possono dare luogo ad un’azione disciplinare.
4. Qualora venga accertato che si sono verificate delle molestie o violenze, occorre adottare misure adeguate nei confronti di colui o coloro che le hanno poste in essere. Ciò può includere un’azione disciplinare che può comprendere il licenziamento.
5. Le vittime riceveranno sostegno e, se necessario, verranno assistite nel processo di reinserimento.
6. Le procedure e la loro efficacia devono essere accertate dai datori di lavoro consultati i lavoratori e le lavoratrici e/o i loro rappresentanti.
7. Ove opportuno, le disposizioni sopraindicate possono essere applicate nei casi di violenza esterna posta in essere, ad esempio, da parte di clienti, pazienti e studenti etc.
Di seguito il link per il testo integrale dell’Accordo.
Scopo della presente procedura è di indicare il modello di riferimento sulla base del quale effettuare la valutazione dei rischi e il suo aggiornamento, al fine di individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione ed elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
La procedura si applica alle imprese che occupano fino a 10 lavoratori (art. 29 comma 5, D.Lgs. 81/08 s.m.i.) ma può essere utilizzata anche dalle imprese fino a 50 lavoratori (art.29 comma 6 del D.Lgs. 81/08 s.m.i., con i limiti di cui al comma 7), come sintetizzato nel seguente schema riepilogativo:
Per vedere la procedura completa, vai al Documento approvato dalla il 16 maggio 2012.
Con Comunicato INAIL pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n.88 del 15-4-2016) si avvisa di alcune modifiche apportate al Bando di Finanziamento per la formazione INAIL; vengono infatti modificate le indicazioni relative ai soggetti attuatori, le modalità di presentazione della domanda, e in particolare il termine di scadenza del Bando, ora fissato al 19 giugno 2016.
Il Bando Formazione INAIL era stato lanciato con Avviso pubblico, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 19/1/2016 e riguardava il finanziamento di progetti formativi specificatamente dedicati alle PMI. L'obiettivo del Bando è finanziare una campagna nazionale di rafforzamento della formazione prevista dalla legislazione vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro e metteva a disposizione € 14.589.896,00: ciascun progetto di formazione sarà finanziato per un importo pari al totale dei costi ammissibili, sostenuti per la sua realizzazione e documentati.
Il nuovo termine per la presentazione delle domande di partecipazione che dovranno pervenire all'Inail è fissato, a pena di esclusione, entro le ore 13.00 del giorno 10 giugno 2016.
L'avviso è disponibile al seguente indirizzo INAIL . Chiarimenti e informazioni possono essere richiesti esclusivamente all'indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il termine del 10 maggio 2016
L'assessore al Lavoro del Comune di Milano, Cristina Tajani, nella commissione del 7 novembre a palazzo Marino, ha dichiarato che a breve Comune di Milano, Asl, Inail e sindacati promuoveranno un’intesa sperimentale per creare un Centro sulla sicurezza nel lavoro, da attivare anche durante i sei mesi di Expo. All’interno del sito espositivo sarà predisposta una piattaforma che contiene aspetti legati alla sicurezza.
In occasione della commissione del 7 novembre a Palazzo Marino, Milano, l'asssessore al lavoro Tajani ha detto: "Sono molte le iniziative dell'amministrazione comunale nate per favorire il lavoro per Expo. Abbiamo siglato accordi su salute e sicurezza, nonché per la messa in campo dell'intesa, tra le altre, antimafia. A breve il Comune di Milano l'Asl, l'Inail e i sindacati, promuoveranno una intesa sperimentale per creare un Centro sulla sicurezza nel lavoro, da attivare anche durante i sei mesi di Expo. Abbiamo favorito la richiesta di deroga al turnover nelle assunzioni per le attività di sevizio connesse ad Expo. Altra iniziativa riguarda l'impegno al ricollocamento nel dopo Expo".
Nella stessa occasione, il responsabile delle risorse umane di Expo, Sanzi, ha precisato che "I tre soggetti attivi nel sito sono la società Expo, gli appaltatori dei padiglioni italiani e quelli dei Paesi ospiti. Ci stiamo attrezzando per i sei mesi di gestione dell'evento dedicati in larga misura ai servizi, più complessa perché destinata a far aumentare i soggetti in campo. Stiamo predisponendo una piattaforma che contiene aspetti legati alla sicurezza e composta da un set di regole per facilitare il controllo del processo di selezione da parte dei padiglioni".
Sanzi ha continuato: "Al primo di maggio i lavoratori coinvolti nell'indotto diretto sono risultati essere 32mila. Nelle aziende esterne 2.200, 22mila nelle Pmi tra appaltatori, agenzie di comunicazione e costruzione, 1.800 all'interno del cantiere, più 1.000 lavoratori assunti dalla società Expo in vista dell'evento e 8.000 persone per gli appalti di security, pulizie, ristorazione, logistica, mobilità. Il 10% di questi posti generano nuova occupazione. Per i paesi ospiti si ragiona su 3.500 persone impiegate. Verranno poi assunti 59 apprendisti under 29 per la centrale del controllo. 40% della forza lavoro ha meno di 35 anni e, per aumentare la flessibilità, si sta poi cercando il modo di collegare i sistemi per la gestione dei processi produttivi stagionali in funzione delle competenze dei lavoratori”.
Marco Barbieri di Confcommercio, commenta: "Elemento utile sicuramente l'accordo nazionale con le organizzazioni sindacali e la società Expo, che consente la definizione di profili professionali per l'apprendistato professionalizzante, non previsti dal contratto del terziario. Anche l'accordo con Regione Lombardia che favorisce gli accordi territoriali darà i suoi frutti. In estrema sintesi si sta lavorando ad obiettivi comuni in grado di favorire maggiore flessibilità contrattuale e organizzativa e un più forte sostegno ai lavoratori attraverso la bilateralità".
Fonte: UNIONE - Confcommercio